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Una volta che Alberto si era lagnato di un dolore al ginocchio, Marta gli aveva detto: Sarà la ferita che ti facesti cadendo dall’albero, sul quale eri salito per guardare nel giardino dei vicini.
— Come sai ciò? — aveva chiesto Alberto meravigliato; e Marta si sentì tutta felice per questa presa di possesso nella esistenza anteriore di suo marito.
Certi abitini di Alberto fanciullo, i suoi scartafacci, i libri di testo, sciupati, con scritto in alto Alberto Oriani, erano altrettante reliquie che Marta conservava, interrogandole, quasi avesse potuto assorbirne ciò che Alberto vi aveva lasciato di sè stesso, de’ suoi giuochi infantili, della sua lieta adolescenza di figlio unico.
Scoprì che a dodici anni egli aveva ricevuto la prima comunione; conto fatto sulle immagini conservate con la data di quel giorno; e che era stato ghiotto, imprudente, disubbidiente; bugiardo mai.
Aveva tentato di avere, per parte d’Appollonia,