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pensare a lui assumeva davanti alla mia coscienza semplice e priva di esperienza la profonda soddisfazione di un dovere compiuto.

Vedevo anche volontieri l’affetto che Egli aveva saputo destare nel mio piccolo Alessio e i progressi che il bimbo faceva sotto di Lui. Solamente Orsola e Pietro, colla diffidenza che hanno i vecchi per ogni innovazione, erano rimasti un po’ in disparte, ma a poco a poco si ammansavano. L’Orsola aveva pur dovuto convenire che quest’unico mio parente rappresentava bene la famiglia e Pietro approvando si era accontentato di soggiungere: Per quello che si può giudicare. Eravamo dunque tutti felici — io e il mio piccolo mondo.


Una domenica uscendo di chiesa con Orsola e con Alessio scorsi da lungi mio cugino che ci veniva incontro sorridendo.

— Che miracolo! — feci io.