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l'amuleto | 79 |
densandosi, oscuravano il suo volto che pur restando statuario sembrava perdersi nella vaporosità di un sogno antico.
Mai in vita mia avevo provato un sentimento di umiltà simile a quello che mi invadeva allora. Con un filo di voce e sporgendo la fronte al di sopra della fronte di mio figlio pregai:
— Parlatemi dei vostri ideali!
Non rispose subito. Io sentivo un bisogno ardente di attingere alla sua anima e nello stesso tempo una paura di turbarla, come se una mossa imprudente potesse distruggere il miraggio luminoso che la circondava. Sentivo che quegli istanti erano unici e solenni, che cadevano di secondo in secondo nella eternità e che io li perdevo. Non vedevo quasi più mio cugino.
Nella oscurità feci un movimento che portò i miei capelli a sfiorare i suoi. Egli si ritrasse vivamente. Io mi alzai.
Alessio, svegliandosi all’improvviso, mi chiamò con una intonazione di