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ma con una certa tristezza pensavo al modo col quale ero stata allevata io. I miei genitori erano pur buoni; mi avevano amata, si erano presa cura della mia salute; da piccina mi sorvegliavano perchè non avessi a cadere e fatta grandicella consultavano attentamente il colorito delle mie guancie, mi pesavano e conchiudevano che crescevo come un melo. Ma avevano mai posto mente, le care creature che non vorrei offendere neppure con un sospetto, allo svolgersi della mia piccola anima? Ero buona come loro e tanto bastava a quelle coscienze semplici. Comprendevo adesso che i genitori devono fare di più e questo compito riguardo al mio Alessio mi spronava, dandomi un ardore e una forza che non supponevo di avere.

Come fanno le persone che non cambiano mai, che sono ancora a cinquanta e a sessant’anni quel che erano a venti e a trenta? Io conosco un mercante girovago che quando viene ad