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degna, quasi il perchè di una esistenza che avevo fino allora sciupata meschinamente senz’alcun frutto. Il desiderio di essere come Lui, di somigliargli almeno, divenne in breve il bisogno più ardente della mia anima.

Nello stesso tempo un dubbio mi rodeva, sottile. Quale opinione aveva Egli di me? Come mi trovava in confronto delle tante donne che aveva dovuto conoscere? Ripensavo ad una ad una le sue frasi, le sue parole, e per una parte mi confortavo, per l’altra mi pareva che egli mi tenesse a distanza, che diffidasse; d’onde un affannoso desiderio in me di rivelarmi, di fargli sapere quali tesori di ammirazione e di affetto conteneva il mio cuore e come Egli avrebbe potuto disporne per crescere una seguace al suo ideale.

In quei giorni ricevetti una lettera di mio marito. Pietro nel consegnarmela, disse: Oggi la signora sarà contenta. Io ero difatti contenta quando mi giungeva una di queste lettere