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l'amuleto | 37 |
savola, dopo accurati restauri, nel salotto e questo mi pare tutto ciò che si può pretendere da un nipote.
— Un nipote poeta — dissi, avendo potuto durante la sua divagazione rimettermi un poco. — Anche il boschetto di acacie che sta in fondo al mio giardino sa che siete poeta.
— E voi come lo sapete? — chiese sorridendo.
— Non vi è noto che le piante parlano?
— Ah! sì è vero! La quercia disse una volta alla canna: perchè ti pieghi così facilmente al soffio del vento? La canna abbassò la testa mortificata; ma venne un forte uragano, la canna si piegò a tempo e la quercia investita dal fulmine fu gettata a terra.
— Perchè era stata superba! — esclamò Alessio trionfalmente.
— Vedo che la mia favola non è nuova.
— Racconto sempre delle favole al piccino.