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l'amuleto 31


qualche altra cosa mancava al mio salotto. Io solevo passare le domeniche d’inverno giuocando con Alessio, chiacchierando con Orsola e con Pietro finchè non fosse giunta la stagione di raddrizzare i rosai e di preparare le sementi nuove; ma quella domenica mi parve interminabile.

— Pietro — dicevo di tanto in tanto — credo che abbiano suonato il campanello. — Va a vedere.

Pietro andava a vedere e riferiva:

— Nessuno, signora.

Raccontai ad Alessio una lunga favola; la favola del principe che era stato trasformato in bestia e che doveva rimanere bestia finchè la più bella fanciulla non si fosse innamorata di lui.

— Questo è impossibile — diceva Alessio.

Ed io: — perchè impossibile? — Se per esempio la fanciulla avesse capito che sotto le forme bestiali c’era il principe?

Ma Alessio non si interessava a