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l'amuleto | 19 |
sorrise rivelandomi una espressione nuova del suo volto e della sua anima. In quel momento non sentii più soggezione e mi sembrò allora che egli fosse proprio mio parente.
— Siamo i soli vicini di campagna, e siamo anche i soli nella famiglia. Ci deve ben essere qualcun’altro, uno zio, credo?...
— Sì, che ha fatto un cattivo matrimonio. Sua moglie si è comportata molto male con noi. È una donna ambiziosa e invidiosa; fa apposta a venire nella nostra chiesa alla domenica per umiliarci e per costringerci a cederle il banco che....
— Di grazia, lasciamo queste volgarità. Cara cugina, nè a me nè a voi non devono interessare affatto. Vi pare?
Arrossii a queste parole, rammentando quante volte avevo tenuto quel discorso con Orsola. Egli ebbe il buon gusto di non accorgersene e gliene fui immensamente grata.