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l'amuleto | 187 |
Pensai che un momento di debolezza mi avrebbe perduta irremissibilmente.
— Lo sono — risposi.
Egli mi lanciò uno sguardo acuto e chinò la fronte.
Fu quello uno dei nostri ultimi colloqui. Avendo scritto a mio marito che acconsentivo a andare a Parigi col bambino, mi rispose invitandomi ad affrettare la partenza perchè avrebbe potuto venirmi incontro a mezza strada. Il destino aiutava così il mio coraggio.
L’inverno era quasi finito, la temperatura non era più rigida e qua e là si squagliava la neve; il mio giardino esposto al sole non ne serbava più traccia. Guardando i rami nudi delle acacie pensavo con malinconia che non li avrei visti fiorire. — Oh! mia diletta signora, aveva esclamato l’Orsola piangendo — quando ritornerai io sarò morta.
Dovetti nascondere anche a lei la mia angoscia, mentre salutavo in si-