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— Ohimè — feci quasi involontariamente — lo temo.

Egli proseguì con violenza.

— Avete voi solamente un concetto dei diritti dell’uomo, del suo posto di fronte all’esistenza? Sapete di quali lotte, di quali combattimenti noi abbiamo bisogno? Sapete che ardente focolare d’amore sia il nostro cuore?... Oh! non interrompetemi. Non mi parlate dei vostri amori di femminuccia fatti di lagrime e di rinuncie. Noi nell’amore vogliamo il trionfo sempre, la vittoria sempre e quando non ci riesce di ottenerli il nostro cuore è così vasto che accogliamo in esso l’odio e la vendetta. Misere, misere animuccie che ci venite a parlare di perdono nello stesso modo che rechereste colle vostre piccole e bianche mani inermi un secchiolino d’acqua per spegnere un incendio!

Pronunciando le ultime parole si era alzato. Il suo volto aveva una fierezza dolorosa, le labbra erano contratte, gli