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l'amuleto | 159 |
la pelliccia. Ma forse Egli ebbe allora un impeto di compassione; mi accomodò delicatamente la pelliccia intorno alle braccia e vidi nei suoi occhi un raggio dell’antica luce. Tremai tutta ed ebbi paura di me. Come lo amavo, come lo amavo, se il solo tocco della sua mano mi faceva beata in mezzo a tanta umiliazione!
— Myriam — così Egli disse per tentarmi, già pentito della sua bontà — non vi dispiace che vi prenda per mia confidente?
— Perchè dovrebbe dispiacermi? Io sono sempre quella che conosceste.
— Quella, quale?
— Colei che vi accolse or fa un anno unico suo parente e che da voi apprese la via delle verità superiori.
Un lungo silenzio seguì le mie parole. Potei credere per un istante di essere tornata ai dolci e profondi colloqui di un tempo. A un tratto Egli esclamò:
— Non conoscete la vita, non sapete nulla, non comprendete nulla.