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forze migliori, della nostra intatta giovinezza; rammentiamo che accorrono a noi da quei villaggi i robusti lavoratori, i poeti vergini, la bellezza fiorente delle donne. Guai alla tormentata esausta popolazione delle nostre città se si venisse a chiudere questa benefica arteria che dai monti e dalle valli, dalle foreste, dai mari, dalle piccole sparse abitazioni umane riversa a larghi fiotti sulla civiltà convulsa il sangue generoso della natura! Nessuno di coloro che hanno acuto senso della realtà vorrà negare che la vita contemplativa è la più adatta