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le vecchie zitelle, queste evanescenti figure di zie, di cugine, di maestre, di cameriere fedeli e devote che hanno cucito intorno a noi tanti e tanti metri di stoffa, che hanno fatte tante calze per i figli degli altri e che arrossiscono ancora se qualcuno le prende per donne maritate, quante storie timide e ardenti, tutte meste, tutte segnate dalle stigmati crudeli e talvolta ironiche del destino 1 Pallide e segrete storie di desideri che nessuno conosce, a cui non si concede puranche 1’ umile posto di documento umano accanto ai casi patologici. Soffi infuocati che brucia-