lettosi fantasmi di salute, di felicità, di gloria, di nobili ed eroiche imprese e, dopo essere trascorso di poema in poema, di volo in volo, prova gli stimoli della sete e chinando gli occhi vede scorrere ai suoi piedi un ruscello. È evidente che egli non fece la passeggiata spinto dal bisogno di bere e non è invece egualmente evidente che egli abbia bevuto, perchè vi sono persone così delicate che non saprebbero a nessun patto mettersi bocconi sopra una riva.
Nella già citata prefazione al Convito, Ruggero Bonghi dice: «Tutto