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Clelia non credeva a tanta contentezza. S’era abituata alle lagrime; la felicità le faceva paura.

— Se fosse vero! — mormorava, stringendo con appassionato trasporto la mano abbronzata del Disertore.

— Sarà vero, lo giuro! — rispose il giovane con entusiasmo.

Clelia sollevò gli occhi al cielo. Sapeva che c’è qualcuno che spezza i giuramenti degli uomini. Il vento era cessato; la pioggia non cadeva più. Nell’aprire l’uscio Clelia vide il cielo quasi azzurro sparso di poche stelle.

— Vedete? — disse il Disertore stringendole dolcemente la vita, così che Clelia si trovò appoggiata contro il di lui cuore. — Vedete la costellazione della Lira? La prima di quelle tre stelle, la più lucente, quella è il mio astro. Nelle notti solitarie in mezzo ai boschi io la guardavo pensando a voi. Penserete voi a me guardandola?

Strinse il braccio — le loro bocche quasi si toccavano. Egli si gettò vivamente indietro.

— Addio! — esclamò.

Ed ella rispose: — Addio.