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Le donne, maestre d’amore e custodi in ogni tempo del fuoco sacro, si trovano per una speciale condizione del loro cervello e più ancora per il genere della loro vita, assai meglio dell’uomo approfondite nei misteri della passione.

Un ricamo, un orlo, una calza impediscono forse alla donna di dedicarsi tutta ad un pensiero? L’uomo, anche se volesse, non può vivere una giornata intera e poi una intera notte, ed altri giorni ed altre notti ancora fantasticando. Il movimento, l’azione, il positivismo degli affari lo incalzano; la cura amorosa appare in lui come il lampo — brilla a intervalli.

Ma ditelo voi, cuori di donna, come l’amore vi allaccia, vi stringe, vi accompagna passo a passo; come vi destate con esso al mattino e come alla sera vi coricate senza allentare le braccia — cuori di madre che già presentite l’esistenza in due!

Clelia aveva portata con sè la sua dolce croce e nella povertà dei giorni che l’attendevano era quella la sua ricchezza.

Poco le mancava ai ventisette anni: non era