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— E Nora?
La mia fidanzata si dava una pena immensa per nascondere una viva contraddizione.
— Nora... sai, ha la lezione d’inglese...
— Come, ancora? — esclamò la principessa.
Io — povero diplomatico affascinato dai begli occhi di Elisa — ebbi la dabbenaggine di dire:
— Madamigella Eleonora stava sull’altalena quando sono arrivato.
La principessa diede una crollatina di spalle:
— Bimba mia, a lui si può dire la verità. Tanto un giorno o l’altro la scoprirebbe.
Elisa non rispose nulla e la mamma continuò volgendomi direttamente la parola:
— La mia piccola Nora è capricciosetta.
— Ne ha la fisionomia.
— Buona, veh? Ma santo Dio, una testina che farebbe ammattire mezzo mondo. Quando fissa un chiodo, è inutile; novanta volte su cento la guadagna lei. Spesso si impuntisce a non voler venire in sala; le persone nuove la infastidiscono, piange, si dispera, grida in modo da passar l’anima. Noi siamo d’accordo di chiamare tutto ciò la sua lezione d’inglese... per gli estranei, s’intende; voi avete il diritto di conoscere la verità. Usatele un