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Clelia rifiutò due o tre matrimoni, non perchè avesse fermamente deciso di rimanere zitella, ma perchè con quell’immagine fissa in mente le ripugnava qualunque altra figura d’uomo.
Una volta ancora (e precisamente nell’occasione che aveva respinto un ricco partito del paese) Clelia trovò sulla sua finestra un ramoscello d’edera. Questa cara pianticella non è forse il simbolo dell’affetto tenace? Non vuol forse dire: Costanza ad ogni prova?
Clelia la bagnò di lagrime e la unì al tesoro della breve lettera e della rosa appassita.
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S’era al mille e ottocentocinquantasette. Gli affari di Daniele avevano preso una cattiva piega negli ultimi cinque anni; egli aveva voluto acquistare dei fondi per conto proprio, sperando di poterli pagare con utili straordinari, ma l’utile era mancato, e Daniele si trovava alla vigilia di un fallimento.
Cuore retto e carattere forte, sicuro di poter provare in qualsiasi occasione la propria onestà, Daniele non si crucciava molto per sè stesso, ma gli doleva immensamente la sorte della cara sorella.