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Aveva una sciarpa rossa attraverso la vita e fuori della sciarpa sbucava il calcio di una pistola.
— Imbecilli! — gridò il giovinotto rivolto ai due ceffi. — Non vedete che è il signor Daniele? Lasciatelo andare.
Qui occorre dire che l’aggettivo qualificativo applicato come sostantivo ai due manigoldi fu nel detto e fatto molto più energico di quello che appare in queste pagine — ma lasciamo andare.
Il signor Daniele, mentre da un lato gli si schiarì la faccia a tale comparsa (che ben conosceva il giovinotto e lo aveva più volte sovvenuto di consigli e di denaro), dall’altro non potè nascondere un senso di tristezza, di compassione quasi e minacciò col dito dicendo.
— Ah! birichino, birichino, mi avevano preso per un gendarme, eh? Basta, fate giudizio.
Queste ultime parole furono pronunciate a bassa voce all’orecchio del giovinotto che aveva aperto lo sportello e se ne stava un po’ confuso col piede appoggiato sul predellino.
— Buona sera e buona fortuna! — tornò a dire Daniele visto che colui non si moveva.
Guardandolo bene si accorse che il giovinotto era assorto nel contemplare Clelia. Allora si rizzò in piedi, toccò le spalle del cocchiere e, stando