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È una parola che piace alle signore. Elisa deve pronunciarla con orgoglio, arrossendo un poco nella sua bella verecondia.

Avanti. Hop! Hop! Hop!

Ecco la villa. Mi batte il cuore.

Veramente è la prima volta che faccio il mio ingresso in famiglia col titolo di fidanzato.

Un servitore in piccola livrea mi apre il cancello; mi inoltro sotto una doppia fila di melagrani fioriti.

In fondo al viale un fiocco di neve svolazza in mezzo agli alberi — il sole mi sta davanti e non posso veder bene. Ah! ora distinguo perfettamente; è una fanciulla che si dondola sull’altalena. Ha un vestito di lana bianca con guarnizioni di velluto verde.

Al mio apparire ferma l’altalena puntando sulla sabbia l’estremità del suo stivaletto di pelle bronzata — e così, in quella positura un po’ eccezionale, colle braccia allargate intorno al canape, colla testina sporgente, mi guarda — ed io la guardo.

È di una bellezza rara; penso subito che non