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segreta dei sospiri di Elisabet — vivo come a Lindau non è viva nemmeno la polvere e così destro, così sagace che all’infuori del borgomastro erasi accaparrati tutti i cuori della casa. La vecchia Trudchen si sarebbe fatta ammazzare per lui e Gretchen aveva molte volte interposto la sua parola per rabbonire il marito quasi sempre malcontento del suo indocile allievo.

Si sentiva tanto tranquillo, lui, il florido borgomastro, che non capiva la irrequietezza di quel ragazzo, e ciò che era semplice bollore giovanile acquistava nel suo cervello le proporzioni di un carattere sfrenato e indomabile.

La minaccia che faceva maggior impressione al giovane Hans era questa: Ti manderò al tuo paese.

Fürth, il suo paese, gli era diventato odioso dacchè a Lindau viveva la dolce Elisabet; d’altronde a Fürth il povero ragazzo non aveva altri parenti che un vecchio prete.

La passioncella dei due giovani era cresciuta chetamente all’ombra tranquilla della famiglia, presso la grande stufa di terra verniciata e dipinta dove Elisabet scaldava le sue manine e dove Hans faceva degli studi sulla combinazione dei colori, risultando in definitiva che il più bello