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Nora


Ma chi di noi sul proprio cammino
Non calpestò, rimpiangendolo, un fiore?



Quanto ero lieto in quel mattino di maggio!

Il trotto moderato della mia cavalla saura mi portava attraverso la campagna romana come sull’ali del vento incontro all’orizzonte azzurro. La mia felicità tuttavia era più vicina dell’orizzonte ed anche più azzurra — se con questo colore si vuol dipingere i sogni della giovinezza.

Possedevo la prima delle ricchezze — venticinque anni — nè mi mancavano le altre. Tutti i fiori della vita spuntavano sul mio sentiero; non avevo che a chinarmi per raccoglierli; ed uno...