Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 110 — |
Se fossi certo di non pigliare una infreddatura vorrei arrischiarmi fino alla camera di Elisabet; ma e’è di mezzo quel corridoio dove soffia un vento perenne; converrà vi faccia porre un’impannata; sarà molto ben fatto. Ma intanto chi mi consiglia?
Un improvviso slancio di coraggio decise Joseph Goldbacher a rigettare le coltri e teneva ancora una gamba sospesa, quando Gretchen entrando improvvisamente col lume in mano gli suggerì il pensiero di ritirarla; ciò che egli fece col massimo piacere, rimproverandosi in cuor suo di essere stato troppo impetuoso e sollecito.
— Gretchen, mia buona moglie, mi fai passare una perfida notte e il tuo madras è di traverso.
— Ah! Joseph, quale disgrazia ci ha colpiti! — esclamò la donna arrotondando sul fianco il suo braccio muscoloso, così che presentava tutt’insieme l’aspetto di una leggiadra bastardella col manico. — Hanno rubato la pipa dello zio Bernhard!
— La pipa dello zio Bernhard! — ripetè il borgomastro con una leggera velleità di ricacciare fuori la gamba; velleità, m’affretto a dirlo, che fu subito repressa. — E come avvenne ciò mia buona Gretchen? La nostra casa è forse in possesso dei ladri?