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86 madamigella lespinasse


so i Vichy, quando la marchesa Du Deffant, sorella del conte Vichy, venuta a Chamrond a passarvi l’autunno, fu colpita non solo dalla grazia della fanciulla, ma più ancora dalla invincibile tristezza che emanava da tutto il suo contegno. Non certamente per bontà d’animo la Du Deffant si interessò dell’orfanella; ma vecchia, quasi cieca, sola, annoiata, giudicò che nulla dovesse essere più facile che assicurarsi quella compagnia per i suoi ultimi giorni, e le propose di seguirla a Parigi. Tra il sì e il no, essendo rinata la diffidenza dei Vichy, che temevano di non poter più sorvegliare una persona da essi ritenuta pericolosa per i loro interessi, le trattative si prolungarono per oltre un anno, trascorso dalla Lespinasse in un convento di Lione. Ella era decisa, se le trattative non fossero riuscite, a farsi monaca, piuttosto che rinunciare a Chamrond. Ma finalmente, dopo averle fatto promettere che anche a Parigi non avrebbe tentato nessun passo per acquistare un nome che essi le negavano assolutamente il diritto di portare, dopo che la marchesa stessa si incaricò di sorvegliarne la condotta,