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madamigella lespinasse 85


Il castello di Chamrond sorgeva sulla riva destra della Loira, quasi sulla cresta delle colline che si stendono da Vigoin a Roanne. I Vichy avevano tre bambini. Fu in questo castello e fra questi bambini che la Lespinasse trascorse gli anni peggiori di quella che si suole chiamare la bella età. Trattata niente più di una semplice governante coll’incarico degli uffici più umili, oggetto continuo di diffidenza e di avversione per parte di coloro che ella sapeva suoi parenti e che la odiavano appunto per ciò, scrisse più tardi ad un amico: «Tutto quello che leggiamo nei romanzi è freddo e privo di interesse in confronto al racconto che voglio farvi della mia giovinezza.»

E l’anima che si affinava in codeste prove era alta, generosa, sensibile; era un’anima ardente, aperta all’entusiasmo di ogni cosa bella. Marmontel la definisce uno strano miscuglio di ragione, di saggezza, di compostezza unite alla testa più viva ed alla immaginazione più infiammabile che abbiano esistito da Saffo in poi.

Cinque anni rimase madamigella Lespinasse pres-