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madamigella aïssé | 75 |
ètes surprise, je le vois, du choix de mes confidentes; elles sont mes gardes, surtout madame de Parabère, qui ne me quitte presque point et a pour moi une amitié étonnante. Elle, ses gens, tout ce qu’elle possède, j’en dispose comme elle et plus qu’elle. Elle se renferme chez moi et se prive de voir ses amis. Elle me sert sans in’approuver ni me désapprouver, c’est-à-dire n’a écoutée avec amitié, m’a offert son carrosse pour envoyer chercher le Pére Boursault (il confessore) et emmène madame Feriol pour que je puisse ètre tranquille.» Rendiamo giustizia alla marchesa di Parabère. La migliore fra le donne non avrebbe potuto fare di più.
La decisione di staccarsi da ogni pensiero impuro, anche nel caso di un ritorno alla salute, perseguita l’anima pura e nobile di Aïssé. Ne parla a d’Aydie in modo serio e delicato, facendo appello alla elevatezza de’ suoi sentimenti, ricordando la dolcezza dei loro vincoli, che se un pegno vivo d’amore rendeva sacri, si sarebbero anche più purificati nella rinuncia di se stessi. Il cavaliere la tranquillizza, le dice che pur di vederla felice non