Pagina:Neera - Il secolo galante, Milano, 1906.djvu/67


madamigella aïssé 61


cuparsene, e quello che posso fare io non serve a nulla. Non parliamone dunque più. Tuttavia devo dire ancora che è una gran colpa spingere così mio figlio alla crapula, perchè, se gli si fossero date abitudini migliori, sarebbe tutt’altro uomo. Egli non manca di ingegno, di coltura, e nella sua tenera età si sentiva portato verso tutto ciò che è nobile e buono. Ma da grande fu abbandonato a se stesso e circondato da libertini che gli conducono in casa la peggiore compagnia; egli è talmente cambiato d’aspetto e di carattere che non lo si riconosce più.» Avrà certo saputo la buona signora che questi vizi non erano solamente della Corte francese, poiché l'Elettore di Sassonia spendeva quindici milioni di talleri per le sue favorite ed aveva cinquantatrè bastardi....

Ma fra i giovani signori più o meno stretti nel gruppo di epicurei che circondavano il Reggente vi era un certo cavaliere d’Aydie, amico degli amici dei Ferriol. È incerto dove egli si incontrasse per la prima volta con madamigella Aïssé; pare fosse in casa della marchesa Du Deffant, e un fatto che nessuno dei contemporanei ha mai smen-