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introduzione | 47 |
grandezza di un sogno, ma brulicanti fra i più bassi istinti di invidia, posero lui, uomo immorale, amico ingrato, padre senza viscere, scrittore senza coscienza, in una luce romantica, che dilagò verso la fine del secolo nella più crudele parodia, che si potesse offrire come prologo alla spaventosa tragedia finale. Incominciarono proprio allora le estasi per la natura, per le albe, per i monti, per i salici piangenti; le ciocche di capelli entrarono; a far parte dei ricami e dei gioielli; gli svenimenti parvero doverosi ad ogni donna gentile, ed una di esse fece montare nel castone di un ciondolo la facciata della chiesa dove era stato sepolto il suo diletto. « La sensibilità diventata istituzione» fra tanta putredine morale, non poteva essere che un elemento corruttore di più.
Tale a larghe linee e certamente incomplete il quadro; perchè la mia intenzione, m’affretto a dirlo, non fu quella di rifare la storia del secolo XVIII, ma solo di richiamarne la speciale fisionomia, onde siano meglio intesi i sentimenti, gli errori, le grazie delle donne che mi sono proposta di studiare.
NEERA.