Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
44 | introduzione |
to tratto la signora d’Epinay e certo li amò, ma l’amore materno è in lei debole al pan d’ogni altro affetto, e quanto alla figlia della signora Geoffrin, essa non tenne nella sua vita che lo spazio di una culla. Resta la buona, la dolce Aïssé, che almeno andava, a trovare prima dalla nutrice, in seguito al convento, la piccola furtiva creatura avuta dal cavaliere d’Aydie. Tuttavia non ci troviamo ancora davanti al vero amore per il bambino. Questa rivelazione, che nessuna donna del secolo ha saputo darci, la dobbiamo a Diderot, il filosofo materialista, l’uomo licenzioso, l’autore della Religiease!
Nelle lettere sensuali a madamigella Voland, la nota delicata appare e riappare, insistente, spontanea, fresco zampillo di una sorgente pura che scorre sotto la melma. Quando una signora sua semplice conoscente perde una bambina, quale parte egli prende ad un simile dolore! Per parecchi giorni le tiene compagnia, la consola, la conforta; è tutto invaso e penetrato da quelle lagrime materne. Sempre a proposito di bambini e del modo di istruirli giuocando, scrive: «Si può