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234 la contessa di genlis


tà di donna abbiano mai potuto mandare ai posteri. Si dice che noi siamo un po’ tutti figli del nostro tempo; madama Genlis allora non dovrebbe aver avuto altro padre, perchè tutti i difetti, le ridicolaggini, la vacuità, la mancanza di senso morale, questa amabile signora li ebbe in pieno.

Nacque nel 1745 dal signor Ducrest, marchese di Saint-Aubin, in un maniero campestre, dove, per indole della madre sua, l’allegria era all’ordine del giorno; ond’ella passò l’infanzia tra i balletti, le feste, i travestimenti; anzi il travestimento era diventato così abituale in lei, che andava a girellare pei campi non solo, ma anche a sentir messa in costume di Amore, lasciando solamente a casa le alucce e la faretra.

Studiare parti, organizzare scene, vestirsi, svestirsi e far prove erano la principale occupazione della madre e della figlia, le quali si aggregavano all’occorrenza le cameriere, e così fra gonnelline color di rosa, pagliette argentee, lumi di ribalta, ali di carta pesta, crebbe e si fece bellina madamigella Ducrest di Saint-Aubin. Senonchè dovet-