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e la contessa d’houdetôt 221


derlo che quella donna non meritava la sua attenzione. Le risposte di Grimm, dignitoso sempre e coerente, sono quelle di un perfetto gentiluomo, ma una è degna del più perfetto amatore: «Vi manca — aveva esclamato Diderot punto dagli elogi che l’altro faceva — vi manca da aggiungere che la d’Épinay non ebbe prima di voi alcun amante!»

E Grimm: «S’ella mi ama sarò il primo». Diderot infine dovette arrendersi, oltre che alle parole dell’amico, alla evidenza delle malignità che circondavano la signora d’Épinay e le divenne amico a sua volta, non ultimo dei vantaggi procuratile da Grimm.

Migliorato così il circolo delle persone fra cui viveva, la giovinezza di Luisa si preparava al tramonto affrettato da una salute molto cagionevole, che della sua parca bellezza non le lasciava oramai altro che gli occhi e i capelli; quei capelli che possedevano le famose cinque punte sulla fronte assai apprezzate nel gusto del tempo e che conferivano un non so che di piccante alla fisionomia, come si può vedere dal ritratto di Liotard. Ma oltre all’età ed alla salute, i disastri finanziari con-