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216 la signora d’épinay


i quali ebbe amicissimi il barone d’Holbach, suo compatriota, e Diderot, che lo ammirava incondizionatamente.

Luisa confessa nelle sue Memorie di non avere ricevuto da Grimm una impressione molto favorevole la prima volta che lo vide; ma si sa, buona donna un po’ superficiale, facile all’inganno, incapace di conoscere il valore reale degli uomini, ella si lasciava andare a tentoni tanto nel bene quanto nel male, pregiudicando così se stessa e la sua fama, coll’apparenza di essere falsa e intrigante, mentre non era che debole, facendosi turlupinare da lutti, dal marito, dall’amante, dalle amiche e dagli amici, si chiamassero signorina d’Ette o signor Duclos. Pare invece che Grimrn la giudicasse subito dal suo lato migliore perchè, avendola appena conosciuta, sostenne generosamente le di lei parti in una sciocca e calunniosa istoria di carte trafugate per deviale in profitto proprio una eredità, ed ebbe in conseguenza di ciò un duello. Si trovarono più tardi le carte comprovanti la assoluta innocenza della signora d’Épinay, ma intanto la cavalleresca difesa del barone non poteva a meno