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e la contessa d’houdetôt 203


prima abbandonata e certamente meno compianta.

Ma innanzi di continuare la narrazione dei casi della d’Épinay parmi interessante conoscere un poco quella contessa d’Houdetót che le visse quasi sempre vicina. Cugine e cognate, giovani entrambe, intelligenti, buone, la simpatia che doveva nascere fra loro da una certa somiglianza negli infortuni coniugali era stata preceduta da una più profonda e naturale simpatia di temperamento. Se non doveva essere difficile l’andare d’accordo colla d’Épinay, appare addirittura impossibile un malinteso colla d’Houdetót di carattere più franco, più deciso, e tanto gaia, sicura dell’effetto che ella produceva su quanti la avvicinavano. Seducente più che bella, il suo volto portava le tracce del vaiuolo, al quale tuttavia dovevano essere allora abituati, poiché non ne furono esenti le donne più celebri e più amate; la signora Geni» dice anche che era losca; dal ritratto non appare; ma tutto ciò, se mai, non guastava il fascino della sua fisionomia dolce e carezzevole, della foresta di capelli neri che nelle mosse giovanilmente impetuose le si scomponevano cadendole inanellate ai piedi, del corpo