comprende però come tali donne divise e staccate non potessero riunire ognuno intorno a sè guel denso substrato di vita intellettuale che, concentrata tutta nella città di Parigi, portava da una riunione ad un’altra il calore comunicativo di centinaia di intelligenze eccitate ed alimentate nella emulazione. E questi ch’io ho raccolti, benché legati dalle tre unità di tempo, di luogo e di abitudini, sono tipi dissimili l’uno dall’altro, che rappresentano ognuno uno stato particolare dell’animo femminile. Così, mentre la Geoffrin dovrà lasciarci nella mente l’emblema del criterio direttore d’ogni altra facoltà, la Lespinasse ci parlerà il linguaggio ardente della passione amorosa; vedremo nella d’Epinay tutta la debolezza del sesso ammantata dalla sua grazia; nella Du Deffant l’ingegno mordace e il cuore arido; nella dolce Aissé la personificazione del sentimento pudico e racchiuso; nella d’Houdetót la foga dei sensi e della immaginazione; nella Genlis la caricatura di tutti i difetti del secolo.
Perfino intorno al profilo evanescente della duchessa di Choiseul, che pare ritrarsi dalle sue contemporanee, l’antica grazia aristocratica disegna