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la signora geoffrin 187


do fu presentato a Pietroburgo a Caterina II, questa scrisse alla signora Oeoffrin: «Ce Diderot est un homme bien extraordinaire! Je ne me tire pas de mes entietiens avec lui sans avoir les cuisses meutries et toutes noires. J’ai été obligée de piacer une table entre lui et moi pour me meìtre à l’abri de sa gesticulation.» La signora Oeoffrin, a quanto pare, era meno tollerante dell’imperatrice di tutte le Russie, perchè non perm se mai a Diderot di varcare la soglia di casa sua^ quantunque si recasse di tanto in tanto a trovare la di lui povera moglie, innocua e disgraziata creatura, a cui nessuno badava, mal sopportata dal marito e derisa dagli amici di lui. Fu compiendo quest’opera di pietà che si accorse dello stato miserabile in cui si trovava l’abitazione del filosofo, e senza dir motto a nessuno, secondo il solito, gli fece l’improvvisata di rinnovargli tutti i mobili; spinse anzi la generosità, conoscendo l’amore di Diderot per la pittura, fino ad ornargli le pareti del salotto con tele pregevoli. E quando Diderot, per il decreto reale che gli toglieva il privilegio di pubblicare l’Enciclopedia, trovossi in completa rovina,