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180 la signora geoffrin


alta politica, chi una missione confidenziale presso le Corti del Nord, chi questo, chi quello; l’assurdo fu all'ordine del giorno. I più sorpresi ed indignati però furono i commensali dei due giorni fissi di lunedì e mercoledì. La progettata assenza costituiva per essi una infedeltà, una specie di violazione di quarantanni di diritto; ma la signora Geoffrin non era donna da preoccuparsi per sì poco. Sapeva benissimo che il ritorno avrebbe cancellato i torti della partenza.

La preoccupazione maggiore era quella di stabilire l'itinerario del viaggio. Molti, quando si decise a parlarne, la consigliavano a passare da Berlino, fra questi Grimm, che essendo amico del grande Federico, insisteva per fargliene fare la conoscenza. Noi sappiamo già che il re filosofo non entrava nelle simpatie della nostra eroina, la quale lo giudicava nè grande nè virtuoso, assicurando che fra cinquantanni non si parlerebbe più di lui e che egli era del resto troppo brutto per invogliare menomamente a vederlo. Per tutte queste ragioni, preferì la via di Vienna, dove Maria Teresa l’aspettava con vivissimo desiderio, curiosa di