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la signora geoffrin | 167 |
Al puntuale pagamento del prezzo ella aggiungeva regali al pittore, alla moglie od ai figli che variavano dalle trecento alle duemila lire. La sua generosità per la famiglia Van-Loo, che dopo la morte del pittore si trovava in grandi strettezze, giunse al punto di suggerirle ai vendere a due signori russi, che se ne erano particolarmente incapricciati, due tele di Van-Loo al prezzo di cinquantamila lire. Ella, che le aveva pagate quattromila, ritirò questa piccola somma e diede il resto alla vedova Van-Loo.
Rameau e Mozart portarono a quelle riunioni la melodia dell’arte loro, e perchè la sua amicizia fosse sempre più profittevole, la signora Geoffrin attirò in casa sua mecenati potenti, quali il duca della Rochefoucauld, il marchese di Marigny, l’abate di Saint-Non, e seppe mischiarvi con fine tatto qualcuno fra i letterati che meglio sapessero imprimere alla conversazione un carattere di polemica elevata, di emulazione semolatrice.
No, non potevano bastare i lauti pranzi — come