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la signora geoffrin 161


un brio meraviglioso sopravvissuto al naufragio di tutto il resto. La vicinanza, la noia da una parte, la diminuzione delle risorse dall’altra, attirarono le due donne e fu per la signora Geoffrin la rivelazione di un mondo! L’ambizione o meglio forse quel bisogno di elevamento che sonnecchiava in lei si ridestò al contatto delle persone illustri che frequentavano il salotto della marchesa; le discussioni degli enciclopedisti la interessarono; incominciò a guardare più in là del suo libro delle spese e delle funzioni della parrocchia; tutta la sua giovinezza sepolta risorse, mise fronde e fiori e cantarono tra i suoi rami illusioni nuove. Le persone illustri non mancarono di renderle le visite e per essi si dischiusero gli arrugginiti battenti della calma e solitaria dimora.

Chi non vide di buon occhio codeste innovazioni fu il marito, il devoto e pacifico signor Geoffrin, che si trovò a poco a poco invasa la casa da una turba di letterati chiacchieroni e nemici della religione per giunta. Tutte le sue idee ne furono turbate, urtati i suoi gusti, scosse le sue abitudini, e come se ciò non bastasse, i banchetti si aggiunsero