quattro o cinque ritratti che esistono ancora, uno solo la rappresenta relativamente giovane, ma è i! ritratto di una Dea. Noi possiamo ammirarne la riproduzione. L’originale è di Nattier, pittore manierato, ma non privo di un certo gusto. È la signora Geoffrin a trentanove anni, vestita con una specie di peplo a larghi svolazzi michelangioleschi che lasciano tuttavia indovinare le forme elette della persona. Appoggiata a un tronco d’albero, collo sfondo di una foresta tanto più immaginaria in quanto che ella non abitò la campagna in nessun giorno della sua vita e lasciò Parigi una sol volta, quando’ era già vecchia, per il famoso viaggio in Polonia che vedremo poi, la nostra eroina appoggia la mano sinistra sopra un libro e tiene la destra distesa in una posa che per essere accademica non ci riesce di biasimare del tutto, essendo intonata col fare largo, direi quasi olimpico, di tutto il quadro. Da questa figura, che appare alta e slanciata, la testa emerge piccolissima, i capelli ravviati semplicemente intorno alla bella fronte, oblungo il volto, le fattezze nobili e pure, una dolce serietà diffusa nell’espressione degli occhi e della bocca.