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142 | la marchesa du deffant |
il confronto tra questo legame profondo e l’amicizia distratta e lontana che a lei offriva Orazio Walpole. Molte volte nelle sue lettere alla duchessa la invidia, trova che è ben fortunata, che deve essere ben dolce resistenza a Chanteloup e le viene allora una smania improvvisa di lasciare Parigi, di andare a raggiungere quei felici esiliati della Turenna, ma l’irrevocabile come sempre la aggancia ne’ suoi ferrei artigli; non può rifare la vita, non può tornare indietro. Il never more fatale del corvo mormorava già nelle sue orecchie quel malinconico ritornello che Edgardo Poe raccoglieva un secolo dopo: Mai più! Mai più per lei la gioventù, la bellezza, il piacere, gli omaggi, i trionfi, tutte le cose che aveva irremissibilmente perdute. Mai più la calma della famiglia, il rispetto, l’ammirazione devota, la riconoscenza che non aveva saputo creare intorno a sé. Mai più!
La marchesa Du Deffant mori appena in tempo per non assistere agli orrori della Rivoluzione. La duchessa di Choiseul, che le sopravvisse, dovette abbandonare Chanteloup ai creditori, e dopo la