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140 la marchesa du deffant


colo, riservata, modesta, buona. Della infedeltà del marito soffre in silenzio e conserva io un ambiente di salacità mordace e di costumi lesti una specie di candore naturale che la fa a quarant’anni timida come una fanciulla, pur difendendosi con fermezza e dignità. Ed altra figura simpatica è al suo fianco l’abate Barthélemy, vivace, leale, pieno di spirito, di cultura e di devozione per la sua signora.

Questi due personaggi che passarono quasi tutta la vita insieme, conforto l’uno all’altro senza che sia facile poter dire da qual parte meglio appoggiasse il beneficio tanto era reciproco, si trovano fra gli amici più sinceri, forse i soli nella vecchiaia della marchesa Du Deffant; la duchessa certamente per la bontà innata del suo cuore e per la parentela che le univa, l’abate perchè viveva nell’orbita della duchessa, satellite d’elezione e di lunga abitudine. Ma anche l’amicizia di questi buoni scendendo sul cuore ulcerato e invidioso della marchesa si trasformava in amarezza. È impossibile che la vecchia peccatrice non provasse la nostalgia di un vero affetto, quando Barthélemy, dall’alto della