Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
128 | la marchesa du deffant |
alle relazioni mondane la pluralità dei mondi del suo amico Fontenelle e che non tralasciò di andare dalla Lespinasse nemmeno in seguito alla grande rottura colla Du Deffant, faceva pure le sue apparizioni in via Sant’Onorato; ma Suard, Marmontel, Grimm, quasi tutti i fedeli della signora Geoffrin non si trovavano a loro agio colla marchesa, la quale aveva un carattere’ esigente, sospettoso e pretendeva (al dire di uno che la conobbe assai bene) che si vivesse per lei sola. Teneva con frenesia ad essere amata; anche vecchia cercava e voleva la passione e non trovandola più nell'amore la pretendeva nell’amicizia. Una volta, a proposito di un cane chele avevano regalato, scrisse ad un amico: «È una piccola barboncina non troppo bella, ma mi ama e ciò mi basta.»
Si capisce che per una donna simile la cinquantina doveva segnare una data crudele, accresciuta da una minaccia di cecità, che in pochi anni divenne fatto compiuto, onde si può credere che solo per penitenza de’ suoi peccati le fu concesso di vivere ottantaquattro anni. Sul versante fatale dell'età il suo carattere si fece più aspro, più ir-