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114 madamigella lespinasse


Guibert, nell’elogio di madamigella Lespinasse, aveva, rivolgendosi agli amici, espresso questo voto per la tomba che doveva accoglierla: «Cerchiamo in vicinanza di qualche strada frequentata una piccola collina che noi popoleremo di arbusti ed ai cui piedi scorrerà una limpida sorgente; che un sentiero sempre verde vi conduca, così che il viaggiatore stanco, trovandovi ombra ed acqua, benedica ancora la sua memoria; che nel corso della nostra vita vi si incontri sempre qualcuno di noi e si trovi il marmo bagnato delle nostre lagrime». Ignoro se il voto sia stato esaudito, se il sepolcro della Lespinasse sorga veramente nelle condizioni proposte dall’uomo che l’aveva meglio lodata che amata. Ahimè! è probabile che ella sia stata sepolta in un cimitero di Parigi e che Guibert stesso non sia mai andato a piangere sul suo sasso; tuttavia il nome della Lespinasse è rimasto nella storia del secolo scorso quale sinonimo di passione e di ardore, ed è giusto. Amare sinceramente, con tutta l’anima, è la qualità migliore della donna, starei per dire la sola in cui possa davvero estrinsecare ogni sua virtù. Mandiamo anche noi un pensiero