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madamigella lespinasse 95


cizia di uomini eminenti o simpatici, quali il cavaliere d’Aydie, Suard, Galiani, il principe di Beauveau, il presidente Hénault (che affrontò per lei Tira della sua vecchia amica Du Deffant), Laharpe, Turgot, Marmontel, Chastellux, Condorcet (il futuro Girondino, del quale s’è detto che si uccise con meno parole di Socrate e con maggior dignità di Catone), gli arcivescovi d'Aix e di Tolosa, di grandi dame come la principessa di Luxembourg e la duchessa di Chàtillon, la Lespinasse vide crescersi intorno una società che doveva emulare non solo ma anche superare quella che alla aveva già conosciuta nel salotto della marchesa. Un testimonio dei più competenti lasciò scritto: «In nessun posto là conversazione era più viva, più brillante, nè meglio regolata. Era un raro fenomeno quel grado di calore temperato e sempre eguale in cui ella sapeva conservarla, moderandola o ravvivandola volta a volta. La continua attività del suo spirito si comunicava a noi e bisogna notare che le teste che ella girava a suo talento non erano nè deboli, nè leggere. Condillac e Turgot stavano nel numero, d’Alembert non eia presso a lei che un