Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/97


— 89 —

oggetti come esseri animati rispondenti con gratitudine alle sue cure.

Era la stessa mano leggera, soave, delicata, che sollevando il coperchio di metallo si sprofondava cautamente nel vaso delle caramelle afferrando con sicurezza sia quella rosea di lampone, sia quella d’orzo di un bianco lattiginoso a seconda che il bimbo premiato le sembrava che avesse o no un poco di tosse. Anche capitava qualche volta che due caramelle appiccicate giungessero fino all’imboccatura del vaso ed era allora con una sollecitudine piena di prudenza che i due pollici e i due indici venivano messi in moto per separare i gemelli; salvo il caso in cui vinta dalla espressione supplichevole di due occhioni ansiosi la manina misericordiosa preferiva fingere di non accorgersene.

Nelle lunghe giornate estive la botteguccia riparata dal. sole che vi entrava solamente tardi e per poco, disegnando un rettangolo davanti al banco, acquistava una calma riposante di patio dove si sentiva a tratti il murmure leggero di qualche voce di donna attardata a valutare la qualità della tela o il gusto di un fazzoletto fiorato; poi il colpo secco delle for-