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il bisogno di mandar fuori la voce ad ogni costo. E ride anche a un tratto, così senza sapere il perchè, con una risatina breve che somiglia a un frullo d’ali.

— Chiarina! — chiama una voce giovanilmente aspra che ella riconosce subito e che le fa salire alla fronte un calore di fiamma — la nonna domanda se ti sei ricordata di andare a prendere la sua acqua.

— Oh! mio Dio, no.

— Non turbarti, ecco la bottiglia.

— Oh! Signor Enzo!

C’era fuori del paese una fontana d’acqua particolarmente salutare e freschissima che la signora Firmiani era solita a bere durante la notte e che Chiarina le attingeva tutte le sere. Per rimediare subito alla dimenticanza prese vivacemente la bottiglia che il signorino le tendeva e varcò la porta.

— Aspettami — disse lui — quando ritorni sarà buio e cogli ubbriachi della Sagra la nonna non vuole che ti metta sola per le strade.

S’avviarono. Chiarina davanti con un passo di farfalla che cammina per la prima volta, felice di essersi tolta gli stivaletti scric-