Pagina:Neera - Il romanzo della fortuna.djvu/49


— 41 —


— Chi lo sa! Tutto è possibile — rispose con indifferenza il signor Firmiani.

— Io lo credo — disse Enzo, tornando a sprofondarsi nella lettura.

Colla fronte appoggiata sovra una mano, un po’ chino da un lato, egli presentava ora alla luce il suo profilo fine, sotto il quale la bocca piccola e seria si chiudeva in una linea di precoce tristezza. La nonna aveva ragione di temere per l’avvenire di lui. Il mondo reale scompariva sempre davanti al giovane sognatore che viveva una sua vita interna, inetto al commercio de’ suoi simili, poco compreso, poco amato.

Chiarina intanto ritornò dall’aver coricata la piccola Mariuccia, e preso finalmente il suo lavoro, potè sedere accanto alla vecchia signora, di cui era il più caro e più valido sostegno.

La serata trascorse così, placidissima, finchè venne per Chiarina il momento di mettere a letto anche la signora Firmiani. La bella nonna che, seduta, faceva ancora buona figura co’ suoi ricciolini bianchi e lo sguardo vivace, era paralizzata nelle gambe e non poteva camminare se non appoggiata da una parte a Chiarina, dall’altra a un bastoncello. Chiarina la con-