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buono, tanto bravo, e lo terranno finchè abbia finito le classi e scelto un mestiere, dopo di che andrà a raggiungere, se vorrà, Giuseppe a Milano.
La famiglia Firmiani si compone della vecchia nonna, la quale, già assalita da un attacco di paralisi, è mezzo inferma e non abbandona mai la villa e di suo figlio, vedovo con due fanciulli. Costoro alternano il soggiorno tra la città e la campagna; oltre la stagione estiva e l’autunnale vengono fuori a passare colla nonna le feste di Natale, le feste di Pasqua e quant’altre mai se ne presenta entro l’anno. È appunto per le feste di Pasqua che sono attesi ora e che Chiarina ha lavorato fin dall’alba a ripulire le sale ed a ripassare l’argenteria movendosi lesta e silenziosa colla sua figurina d’ombra sempre vestita di scuro.
Ed ecco che ora esce un momento per andare a vedere la sua casa. È una visita che fa tutti i giorni, come ad un santuario, col cuore grosso, perchè sulla porta della casa amata dondola il cartello di vendita....
Fu un sagrificio immenso venire a tale conclusione. Chiarina pianse tutte le lagrime