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di questo genere di bellezza e se domandava consiglio in proposito a Giovanni egli rispondeva:

— Vai colla signorina Firmiani? Consultati con lei. È una buona guida per tale scelta.

Alla fine di aprile tuttavia non avevano ancora trovato. Madama Cauda, che Chiarina vedeva ora di rado, non mancò di avviarla verso i quartieri nuovi. La tenne ferma un giorno sul ballatoio a farle una lezione di igiene sulla pulizia dei fabbricati recenti e sulle comodità che la scienza e l’industria hanno saputo introdurre nelle abitazioni ultimo modello. Concluse: «Per loro che non hanno bisogno di fare economia, via Dante o Foro Bonaparte dovrebbe essere l’ideale».

Di tutto il discorso di madama Cauda Chiarina non ritenne che l’ultima frase: «per loro che non hanno bisogno di fare economia», e le parve singolarissima, rivolta a lei ed a suo fratello che erano cresciuti nelle maggiori strettezze. Quel riconoscimento pubblico della loro agiatezza la fece arrossire. E però — pensava con tristezza — che mi serve essere ricca se non posso rendere felici coloro che amo?