Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
— Ma dunque che cosa faranno? — gemette Chiariva colle lagrime agli occhi.
— Mah! — fece Giovanni, mentre un’ombra cupa gli passava sulla fronte.
— Non possiamo noi aiutarli?
— In qual modo?
— Il modo non lo so.
— Vedi bene. È difficile.
Stettero un po’ in silenzio; poi Chiarina disse:
— E Mariuccia?
— Ah!
Questa esclamazione fu quasi soffocata da Giovanni che si pose ambedue le mani sulla fronte.
Passò del tempo ancora.
— Non mangi più? — disse Chiarina.
— No.
— Non hai assaggiato quasi nulla.
— Mi manca l’appetito.
Era troppo giusto e Chiariva non insistette. Più tardi, quando la servetta ebbe sparecchiato e che fratello e sorella si trovarono entrambi soli e vicini sotto la luce della lampada che li riuniva tutte le sere a chiacchierare,